Le fiabe e la sfera emotiva dei bambini

 

La maggior parte di noi genitori vive giornate frenetiche in cui il tempo non basta mai e si soffre la mancanza di momenti da riservare ai propri figli, di pochi spazi da dedicare a loro, magari a causa degli obblighi di lavoro, degli impegni scolastici o per le attività che i figli hanno dopo la scuola.

In tutti questi casi la lettura di fiabe, storie, poesie e filastrocche può venire in aiuto per entrare in contatto con la sfera emozionale dei nostri bambini, creando bellissime occasioni di incontro.

La lettura favorisce il miglioramento del rapporto genitore-figlio e l’entusiasmo e l’energia che si liberano nel corso della lettura rappresentano un’ “arte” che cura ed educa.

Anche il dar spazio alla fantasia permette di stabilire un rapporto speciale con i bimbi perché  sprigiona la “creatività delle emozioni”.

Attraverso le fiabe i bambini riescono ad osservare la realtà in modo creativo, provano emozioni nuove mantenendo una “distanza di sicurezza” che li aiuta a rafforzare la propria personalità senza correre pericoli emozionali.

L’accostarsi al mondo reale da una posizione di “osservatore” consente al bambino di non esporsi e sbilanciarsi troppo, di tradurre in immagini visive gli stati interiori, di trasportare nella realtà significati nascosti, di elaborare l’inconscio.

Le fiabe pongono il bambino dinanzi alle principali problematiche umane semplificandone però le situazioni e dando un volto al bene ed al male attraverso i  personaggi, che non hanno un carattere ambivalente: sono o buoni o cattivi. In questo modo ai loro piccoli occhi risulta chiaro ciò che invece nella vita reale è confuso.

Nella fiaba viene poi dato molto rilievo alle doti personali, individuali, di relazione e grande è il valore attribuito alla capacità dei personaggi di affrontare i problemi che si presentano. Molto risalto hanno le persone vicine ai protagonisti, che possono essere amici, maestri, maghi o anche la mamma e il papà.

Tutti questi fattori determinano l’indiscutibile valore terapeutico ed educativo delle fiabe. Per aiutare il bambino a raggiungere una crescita interiore non solo intellettiva ma anche affettiva ed emotiva, oltre a leggere le favole storiche, si possono creare dei racconti fiabeschi insieme a lui partendo dal suo stato d’animo più frequente in quel particolare momento, ad esempio la gelosia, la paura del buio, l’angoscia della morte, la rabbia verso i genitori ecc..

Inserendo nel racconto con fatti squisitamente personali, dando un nome, un significato e soprattutto il giusto peso alle sue emozioni, il bambino non solo elabora e comprende cosa gli sta succedendo e perché, ma smette di avere paura dei suoi stati d’animo perchè impara a riconoscerli e gestirli.

Inventare un racconto dà al bambino la possibilità di ascoltare se stesso e i suoi sentimenti, di dare voce alla sua immaginazione, ai suoi sogni, desideri ma soprattutto ai suoi bisogni: il bisogno di essere amato, coccolato, rassicurato, protetto. La consapevolezza emozionale di sé, di quello che si sente in determinate situazioni, aiuta a vivere meglio, a non sentirsi alla mercé degli altri o degli eventi.

Il tema dell’importante ruolo delle favole nella vita dei bambini avremo modo di approfondirlo il 2 Marzo dalle ore 15.30 alle ore 18.30 con la D.ssa Paola Santagostino, psicologa e psicoterapeuta, che terrà un corso, organizzato dall’Associazione Alchechengi  presso la Sala Piamarta in Via San Faustino n.74 a Brescia.

Sono aperte le iscrizioni al corso e chi fosse interessato può chiedere informazioni su iscrizioni e costi scrivendo una mail  all’indirizzo rosa@alchechengi.org.

Rosa Giudetti